Sanità

Il dr. Nicola Fuiano e la voce autorevole sulla vaccinazione: “La nostra battaglia ha un solo nome: prevenzione! Tutti vaccinati! Occorre essere responsabili”

Il dr. Nicola Fuiano e la voce autorevole sulla vaccinazione: “La nostra battaglia ha un solo nome: prevenzione! Tutti vaccinati! Occorre essere responsabili”.

Sulla vexata quaestio legata alle vaccinazioni, tanto più se rese d’obbligo come nel recente passato, è riduttiva porla sul piano amletico (vaccino “si, vaccino “no”) lasciandola al libero arbitrio. Anche da un punto di vista scientifico c’è chi la pone in termini referendari o chi si sofferma sui bambini e non guarda agli adulti, alle categorie “a rischio”, o a chi è sbarcato in Italia. Anche il mondo del cinema, con “120 battiti al minuto” (del regista, Robin Campillo), ad esempio, racconta di quando la Francia scoprì l’incubo dell’Aids e ancora non si è arrivati al vaccino. Pensieri tutti rispettabili ma da un punto bisogna pur (ri)partire: la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo”, approvata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite. Così lo spiega il dr. Nicola Fuiano, pediatra con alle spalle 30 anni di attività sul campo (tra Asl e studio privato), tante le pubblicazioni in Pub Med ed i convegni che, anche all’estero, lo hanno vistorelatore: “Ci sono documenti internazionali che han scritto pagine di storia e che chiedono ad ognuno di noi di garantire a tutti i bambini il diritto alla salute, e la pratica vaccinale è l’esempio più generoso e degno in termini di solidarietà.

Una storia che però non trova spazi tra individui educati all’ignoranza e all’egoismo che, privi di buon senso e di responsabilità, accecati da credenze insulse, calpestano il diritto alla salute. Meglio: il diritto alla vita, da ché tante malattie, tra quelle arginabili con i vaccini, portano morte.Siamo di fronte ad un’autentica tragedia degna di Eschilo: la tragedia di nome ignoranza che si esalta e si trasmette di casa in casa nel momento in cui la fonte del sapere si chiama Internet. Abbiamo, invece, bisogno della voce autorevole degli immunologi,quale il prof. Alberto Mantovani e il prof. GiorgioBartolozzi”.

In Italia, dopo che tante malattie son state debellate, stiamo regredendo. Fuiano entra nel merito: “Per non dire poi della ‘figura’ a dir poco indegna che tutti noi italiani viviamo dinanzi alla comunità internazionale: in Brasile e a Cuba la copertura vaccinale raggiunge il 95%. In Germania e Regno Unito le vaccinazioni sono tutte raccomandate, con risultati di copertura soddisfacenti. In Italia, secondo i dati dell’Ocse, la copertura è piuttosto bassa (87,26%) contro il morbillo. Più alta, il 93,33%, quella contro difterite, tetano e pertosse, contenuti nell’esavalente di fatto già obbligatori. Per l’epidemiologo Giovanni Rezza: ‘Influisce molto il contesto culturale dei singoli Paesi’. Direi io, scende in campo la questione sensibilità, meglio la responsabilità”. La questione più dibattuta e la correlazione, si dice, tra vaccini e autismo: “C’è ancora il panico dell’autismo: resta nella storia delle riviste scientifiche pur le più prestigiose, la pagina nera di Lancet del 1998 che pubblicò uno studio di Andrew Jeremy Wakefield, ex medico e chirurgo britannico,autore di una pubblicazione scientifica fraudolenta del 1998 in cui sosteneva la correlazione, ampiamente smentita, tra il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia) e la comparsa di autismo e malattie intestinali.

Si scoprì che Wakefield era stato pagato per alterare i risultati al fine di supportare una serie di cause giudiziarie intentate da un avvocato contro le case farmaceutiche produttrici dei vaccini.Wakefield venne radiato dal MedicalRegister con una dichiarazione di falsificazione disonesta delle ricerche e dal 2010 non può praticare la professione medica nel Regno Unito.Da anni è dimostrato chiaramente che non esiste nessuna correlazione tra l’insorgere dell’autismo e la somministrazione del vaccino antimorbillo. Si deve invece porre molta attenzione alla ridotta funzionalità della tiroide della donna in gravidanza e taluni cosmetici usati maldestramente– chiosa Fuiano – Attualmente, il 40-50% delle persone con autismo hanno problemi nel metabolismo delle purine e/o pirimidine che vede coinvolti i cromosomi:Xq; 22q 13.1; 12q22-23; Xq26-27; Xq27-28 per fare degli esempi”.

Le esortazioni del pediatra:“Sicuramente diffondere e promuovere la pratica vaccinale non ha ritorni. I vaccini non portano acqua a certi ‘mulini’. C’è la necessità di un continuo lavoro di monitoraggio perché si invitino le famiglie a rispettare il calendario vaccinale con le date dei ‘richiami’ che restano fondamentali nel vivificare la memoria immunologica perché continui e cresca la banca dati degli anticorpi.Ovviamente detta pratica non riguarda solo il bambino che va incontro ai richiami per esavalente e per tetravalente ma anche gli adulti che, a distanza di anni, perdono il controllo immunitario”. Fuiano aggiunge: “I vaccini multipli fanno male, dicono i miscredenti. Una vera idiozia! È scientificamente documentato che laddove un singolo vaccino non riesca ad ottenere il ‘podio’ e quindi il meglio della risposta immunologica con la produzione ottimale di anticorpi, mettere insieme tanti vaccini porta alla logica di squadra: insieme cooperano per una risposta immunitaria più esaltante. La nostra battaglia ha un solo nome: prevenzione!Tutti vaccinati! Qualcuno dirà che ho torto. Esistono sentenze contrarie al vaccino: certamente, così come è certo l’errore giudiziario, specie se il perito nominato non è un immunologo né un infettivologo né un pediatra”.

Beniamino PASCALE

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