Sanità

Alla presenza del sindaco di Apricena, Antonio Potenza, il Rotary Club San Severo, ha donato il terzo defibrillatore degli 8 previsti dal progetto

Alla presenza del sindaco di Apricena, Antonio Potenza, il Rotary Club San Severo, ha donato il terzo defibrillatore degli 8 previsti dal progetto.

All’interno dei service che si svolgono nel medio periodo, il Rotary Club di San Severo ha iniziato la donazione dei defibrillatori da installare in luoghi molto frequentati e, contemporaneamente a fornire anche i corsi di formazione. Dopo aver donato l’apparecchio salvavita all’Iper Conad di San Severo e al Conad di Torremaggiore, venerdì i soci del sodalizio, si sono dati appuntamento ad Apricena dove, il defibrillatore, è stato consegnato alla farmacia Guerrieri. Chiaramente la farmacia sarà punto di riferimento per coloro che frequentano tutta la zona. “Purtroppo – ha evidenziato il presidente rotariano, Alessandro Specchiulli – non potendo lasciare all’aperto l’apparecchio, per i chiari motivi, si è scelta una collocazione idonea e nota a tutti. Il progetto è di ampio respiro e presenta tanti elementi di novità”. Il segretario, Attilio Celeste, descrive il progetto: “Il responsabile del service, è Vincenzo Manuppelli, cardiologo e socio. Il progetto prevede l’installazione, nel giro di un paio di anni, di 8 defibrillatori nel territorio del nostro Club (San Severo, Torremaggiore, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Chieuti, Lesina, Poggio Imperiale, Apricena, San Nicandro Garganico e San Marco in Lamis) nei punti di aggregazione (centro commerciale, supermercato, farmacia, piazza, ecc.) facilmente raggiungibili. Il Rotary Club San Severo è promotore dell’iniziativa mentre i costi del defibrillatore sono sostenuti da un privato sensibile e quelli per la formazione di personale laico addestrato alla rianimazione cardiopolmonare tramite il defibrillatore semiautomatico, sono sostenuti dal Club”.  L’idea del progetto, la descrive il dr. Vincenzo Manuppelli: “Il Rotary si pone l’ambizioso progetto di sensibilizzare le persone al messaggio che il defibrillatore può salvare una vita umana, oltre che servire in merito al concetto base della cultura sulla ‘morte improvvisa’. Fornire le competenze e la formazione per il personale laico, così come prevedono le norme, è un dato importante”. Nella fattispecie, il progetto è più ampio e non riguarda solo la donazione del defibrillatore e del corso di formazione, ma anche di una rete che possa tener sempre in efficienza gli apparecchi: “Esatto – ha ripreso il dr. Manuppelli – oltre alla cooperazione con le realtà del territorio, ci sarà, in futuro, una sorveglianza sul materiale di consumo (batteria, elettrodi, ecc.) e sull’efficienza dell’apparecchio. In giro, ne abbiamo visti diversi ma tutti inutilizzabili per i motivi che ho enunciato. È intento del Rotary, diffondere la cultura la prevenzione della morte improvvisa (ci sono 70.000 casi l’anno) e di questi dispositivi che, insieme ad operazioni di pronto soccorso, sono senz’altro da catalogarsi come salvavita. In generale – ha concluso Manuppelli – formeremo circa 100 persone, a progetto concluso, che saprà usare i defibrillatori che il Rotary Club San Severo, calerà nel suo territorio”. L’ente formatore è l’associazione Onlus afferente “all’Italian resuscitation council” guidata dal presidente e direttore dei corsi, Francesco Angelone.

                                                                                              Beniamino PASCALE

Comments

comments

Lascia un commento