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Sabato 23 settembre Festa della Fratellanza a Casalvecchio di Puglia

Una Casalvecchio di Puglia «giovane e VIVA»!
Festa della Fratellanza a Casalvecchio di Puglia,  sabato 23 settembre , con ospiti le comunità di Ururi e Chieuti , con i loro  gruppi folkloristici , un’ideale  prosecuzione della

 ” *Vëllasëria´*”,  la festa delle radici arbëreshë, che continua dopo le tre giornate promosse  a luglio!
L ‘evento sarà inaugurato alle ore 18:00,  con la sfilata di gruppi in costume tipico, per le principali vie del paese, per poi proseguire alle ore 20:00,  in largo e Santa Maria delle Grazie, con una degustazione di piatti tipici della cultura gastronomica, il tutto accompagnato da un sottofondo musicale .

Un evento  sostenuto dalla Regione Puglia è promosso dall’amministrazione comunale.
Un’ amministrazione aperta ai giovani che sono il futuro, attraverso il coinvolgimento ,  la condivisione e il dialogo!
Uno dei nostri obiettivi ,  dichiara il sindaco NOÈ  Andreano, è  far “vivere” la nostra comunità,  valorizzando la sua peculiarità principale: la minoranza linguistica arbreshe.
Per farlo è necessario che la gente si (ri)innamori delle proprie radici e viva con interesse e orgoglio la propria appartenenza”.

Un’iniziativa dunque,  che a coinvolto soprattutto i giovani, nei quali si è creduto e ai quali ci si è affidati per l’organizzazione dell’evento!
Ecco perché , continua il primo cittadino, “abbiamo apprezzato e aiutato  la formazione di una pro-loco giovane che volesse mettersi in gioco per far vivere Casalvecchio. Il presidente (Filippo Civetta) è poco più che trentenne,il vice ha 21 anni, coadiuvati da un direttivo  molto giovane, il cui impegno è encomiabile. ”

Giovani casalvecchiesi , che si danno da fare oltre le loro forze , per aiutare l’amministrazione nel suo obiettivo: far vivere Casalvecchio. E grazie all’ impegno di tutti,  Casalvecchio vive. Ma non c’è solo la proloco. Un’altra  associazione (tallandishat – le rondini) mira alla valorizzazione della cultura arbreshe attraverso la riscoperta del patrimonio  linguistico e musicale.

Il lavoro è lungo e pesante. Non ci abbattiamo perché ce la vogliamo fare, conclude il primo cittadino.
Maria Rosaria d ‘Errico

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